Michela Stefani
Design e natura: l’architettura di Frank Lloyd Wright
Dopo due anni più o meno reclusi in casa a causa di una pandemia dilagante, la gente, è
innegabile, si è riversata nei boschi e nelle campagne, bisognosa di ritrovare quel
contatto perduto con la natura e i suoi spazi aperti.
Per questo motivo parlare dell’architettura di Frank Lloyd Wright e del forte legame tra
design e natura, da lui promosso, è oggi estremamente attuale.
LA VITA DI F. L. WRIGHT
Frank Lloyd Wright nacque a Richland Center, nel Wisconsin, l’8 giugno 1867.
Figlio di un laureato in legge, appassionato di musica ma estremamente severo, Frank
Lloyd Wright era sin da piccolo un amante dell’arte e della creatività. La madre aveva
visto in lui del grande potenziale e, per stimolarlo, decorava la sua cameretta con incisioni
di imponenti cattedrali.
Dopo la separazione dei suoi genitori e degli studi di ingegneria improduttivi Frank Lloyd
Wright decise di spostarsi a Chicago, dove fu assunto come progettista nello studio di Joseph Silsbee.
Ma fu sopratutto la collaborazione con Louis Sullivan a stimolare l’immaginazione di Frank
Lloyd Wright.
Del resto, non si può tralasciare l’impatto che ebbe su di lui la Fiera Colombiana di
Chicago del 1893, ma non fu un impatto positivo quello. Frank Lloyd Wright rimase
disgustato dalla quantità di megalomani che esposero le loro idee quel giorno.
“Ogni ambizioso imbecille che esercitasse la professione di architetto, in tutta l'America, ne restò affascinato”.
Questa fu il commento per nulla offensivo ed estremamente delicato che Frank Lloyd
Wright riservò per quell’occasione.
Ma, ammettiamolo, oggi quest’uomo è considerato un genio del suo settore: il suo non
doveva essere un commento completamente fuori luogo.
“Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile.”
Frank Lloyd Wright
L'ARCHITETTURA ORGANICA DI F. L. WRIGHT
Frank Lloyd Wright era però un genio, e questo fu evidente anni dopo.
Attirato dalla semplicità e dall’eleganza esotica dell’architettura giapponese, Frank Lloyd
Wright creò il suo studio autonomo nel 1893 grazie al quale iniziò ad esprimere il suo
pieno potenziale.
Lasciato da parte il conformismo che vedeva nell’architettura di Chicago e dintorni, creò le sue prime Case della Prateria, ispirate alla vita di campagna, semplice ed essenziale.
Egli stesso si rese conto di aver ormai inaugurato un nuovo filone architettonico, che
definirà organico.
A partire da quell’esperienza Frank Lloyd Wright creò progetti sempre più in simbiosi con
il luogo in cui essi sarebbero stati realizzati: non era più la mano dell’uomo che si
imponeva sulla natura ma che, piuttosto, l’abbracciava.
Come nel caso di Casa sulla Cascata, un inno alla bellezza della pietra e dell’acqua che
compongono questo elemento naturale. La casa infatti sembra completamente sospesa,
galleggiando sull’acqua, in bilico sullo strapiombo della cascata e circondata dal verde
della foresta.
Per tutti gli amanti della natura progetti come questo infondono un senso di pace e
profonda armonia, senza rinunciare però allo stile e all’eleganza, grazie alla presenza di materiali nobili quali legno e vetro e le linee pulite e semplici dell’arredamento.
“Pensare semplice, come era solito dire il mio vecchio maestro - significa ridurre l'intero delle sue parti ai minimi termini, tornando indietro ai primi princìpi.”
Frank Lloyd Wright
Di sicuro Frank Lloyd Wright è stato un grande maestro nel mondo dell’architettura: i suoi
principi continuano tutt’oggi ad essere di ispirazione, proponendoci la versione migliore di un mondo in continuo cambiamento.
Voi che ne pensate di questo incontro tra natura e design?